“CONFIDA NEL SIGNORE“ (Salmo 37: 1-15).
Riflessioni
Tutta la Parola di Dio è stata scritta per insegnare,
guidare, correggere chi la legge e sembra che i Salmi,in modo particolare,siano
stati scritti alla scopo di incoraggiare il credente affinché riponga la sua
fiducia in Colui che può ogni cosa:Cristo Gesù, l’Iddio Vivente, il Signore dei
Signori!
Un esempio è rappresentato da Davide che “ritrovò
forza e coraggio nel Signore suo Dio”, quando i suoi seguaci gli si rivoltarono
contro dopo la razzia a Ziklag poiché avevano l’animo esasperato a causa della
perdita delle mogli e dei figli.
Per il credente avere Dio nella propria mente e nel
proprio pensiero, costituisce una costante di forza. Un martire potrà soffrire
tra le fiamme del fuoco, ma la sua mente volerà in alto verso Dio, il suo
Salvatore, per guardare avanti ripieno di gioia per la felicità che lo
attende,anche se il suo corpo si sta consumando. Il cristiano che si trova tra
le mura di una cella dimentica la dura vita della prigione, la pressione
psicologica quotidiana e l’estenuante lavoro quando la sua mente si libera in
volo, in alto sulle ali della speranza per ricordare il Signor Gesù morto sulla
croce al fine di donargli la vita eterna.
Il pensiero di Dio e di Gesù dovrebbe essere la
panacea del cristiano, fargli riconoscere che esiste un Essere infinitamente
potente in conoscenza, in misericordia, in amore e in perdono; un Essere che si
prende cura di lui con amore perfetto, che lo ha amato prima che nascesse, che
ha mandato Suo Figlio a sopportare l’agonia della croce per rendere sicura la
sua gioia eterna.
Confidare nel Signore pone fine ad ogni dolore, ad
ogni sofferenza, ad ogni problema e libera l’animo dal terrore e
dall’allarmismo.
Se Dio è Dio, l’Onnipotente, non esiste al mondo
problema che Egli non possa risolvere e se Egli è il mio Dio non esiste un mio
problema che non abbia una soluzione appropriata.In Lui esiste tutto ciò che è
necessario per risolvere ogni enigma della vita, per opporsi ad ogni
tentazione, per rendere vano ogni dolore e per compensare ogni perdita subìta,
per trasformare ogni malattia in bene.
L’incapacità di confidare nel Signore porta al panico,
al terrore; l’apostolo Pietro guardò le onde del mare e cominciò ad affondare,
i discepoli nella barca furono impauriti dalla forza della tempesta ma
l’intervento di Gesù li liberò.
Talvolta anche al cristiano capita di smarrirsi, di
spaventarsi, di demoralizzarsi davanti a problemi o situazioni gravi, però non
appena rivolge il suo pensiero al Signor Gesù e riflette che a Costui nulla è impossibile, allora il suo
smarrimento e le sue paure si placano, la pace ritorna nel suo cuore ed anche
se le montagne gli cadessero addosso egli sarebbe comunque tranquillo. Se Dio è
tutto per lui, se ogni cosa coopera per il suo bene, se Cristo morì per lui ed
è il solo che può intercedere presso il Padre Celeste, se Egli è con lui tutti
i giorni della sua vita, che cosa potrà mai succedergli di irrimediabile? S.
Paolo afferma: “Ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi
trovo”(Filippesi 4:11)e quando si trovò nella tempesta fu completamente tranquillo.
A volte pretendiamo che Dio ci dia ciò che vogliamo,
ma spesso le sue promesse sono condizionate dal nostro atteggiamento nei Suoi
confronti, dalla nostra poca fede, dalla nostra disubbidienza, ma se vogliamo
la benedizione e la risposta dobbiamo riporre la nostra sorte nel Signore e
confidare in Lui: “Riponi la tua sorte nel Signore,confida in Lui ed Egli
agirà” (Salmo 37: 5).