Storia - Chiesa Evangelica - Termoli (Cb)

Vai ai contenuti

Storia

Ti sei mai chiesto chi sono i cristiani evangelici? La domanda è legittima. Il nome rischia oggi di prestarsi ad equivoci.
Evangelico deriva dal termine “Evangelo” che significa “buona notizia”, ossia la buona notizia di Gesù Cristo. Da un punto di vista storico siamo conosciuti con il termine di protestanti. La sua origine risale al 1529 quando a Spira, il 19 Aprile dello stesso anno, davanti al parlamento tedesco i rappresentanti di cinque stati regionali e quattordici città giurarono: "Noi dichiariamo solennemente dinanzi a Dio nostro unico Creatore, Redentore, Salvatore, il quale un giorno ci chiamerà in giudizio, e davanti a tutti gli uomini, che non siamo in alcun modo disposti ad accettare un’impostazione contraria a Dio, alla Sua Parola, alla Nostra coscienza e alla salvezza della anime nostre".
Ora, poiché "dichiarare solennemente" si diceva protestari” l’epiteto di protestanti servì a definire quelli della protesta, cioè quelli che ponevano a fondamento della loro salvezza la persona di Gesù Cristo e la Sua Parola.

Ma qual è il motivo di questo giuramento? Che cosa era accaduto? Un monaco agostiniano tedesco, Martin Lutero, profondo conoscitore della Sacre Scritture nel 1517 mise in evidenza l’incoerenza tra quanto affermato nella Sacra Bibbia e la messa in pratica degli insegnamenti. Approfondì con fervore gli scritti di S. Paolo e di S. Agostino e rimase stupefatto quando dell’epistola ai Romani lesse che l’uomo si salva per Grazia di Dio mediante la fede in Cristo Gesù. L’uomo, infatti, è peccatore e come tale è portato alla perdizione e qualunque tentativo egli faccia per rimediare a questa situazione è inutile; l’unico mezzo a sua disposizione è quello offertogli da Dio per Grazia ottenuta mediante la fede che lo trasforma interiormente e le opere diventano il segno di tale trasformazione. Al di fuori di Gesù, come afferma S. Paolo, non c’è salvezza: "C’è un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo" (I Timoteo 2:5).
Nel XIX secolo si diffuse in quasi tutta l’Europa un risveglio biblico, evangelico e cristologico secondo il quale la fede è innanzitutto un rapporto personale con il Signore, che dà la certezza di essere salvati per opera di Cristo, perciò va vissuta e realizzata nella propria vita. Tutti coloro che seguirono questo risveglio furono chiamati Evangelici. L’uomo non avrebbe potuto conoscere Dio e il Suo amore se Egli stesso non avesse parlato e non si fosse rivelato nella Sua Parola, ossia le Sacre Scritture. Esse sono infatti il mezzo attraverso il quale il Signore Iddio comunica la Sua verità all’uomo per liberarlo da tutte le sue illusioni, le sue ansietà, le sue sofferenze. Il potere e la chiarezza della Parola sono tali che egli per comprenderla non ha bisogno di nessun sostegno se non la guida dello Spirito Santo. Chiunque crede è posto in relazione con Dio, senza gerarchia umana, né potere, ma solo umiltà e servizio, unito a Cristo Gesù che è l’unico capo e salvatore. Il cristiano evangelico ha un unico scopo: seguire Gesù e mettere in pratica i Suoi insegnamenti, riconoscendosi un peccatore che ha bisogno di un salvatore. L’apostolo Paolo insegna che "tutti hanno peccato e sono privi di gloria di Dio" (Romani 3:23); il perdono e la salvezza eterna sono annunciati a tutti coloro che si ravvedono in virtù della sola Grazia di Dio che ci ama e ci chiama per nome.
I Cristiani Evangelici in Italia

La presenza in Italia delle prime chiese cristiane dei “Fratelli” (alle quali appartiene l’assemblea di Termoli) si ricollega al fiorire spontaneo di movimenti e di gruppi evangelici italiani agli albori del Risorgimento, in particolare nella Toscana Granducale. A Firenze, sin dal 1833, un piccolo gruppo di credenti neo-convertiti si radunava secondo l’insegnamento apostolico, animato dal grande ideale di ricondurre il popolo italiano alle fonti evangeliche della fede cristiana. Fra questi credenti emergeva la figura del Conte Piero Guicciardini (1806-1866), discendente dello storico Francesco Guicciardini. Si convertì all’Evangelo in seguito a contatti avuti con la comunità svizzera di Firenze e si dedicò interamente all’evangelizzazione del popolo della sua città. Egli era caratterizzato da un attaccamento alle Scritture e ad una radicale applicazione del Vangelo, dalla centralità della Cena del Signore come segno dell’unità del Corpo di Cristo, da un rifiuto delle strutture ecclesiastiche, da un intransigente ripudio del mondo e da un’attesa fiduciosa del ritorno di Cristo. Guicciardini si legò all’ala “aperta” rappresentata da Groves e da Muller; ritornò in Italia nel 1853 insieme al fedele amico Teodorico Pietrocola Rossetti (parente del poeta Gabriele Rossetti) e iniziarono un’opera instancabile di evangelizzazione in Toscana, Piemonte, Lombardia e altrove, presto coadiuvati da molti collaboratori.
L’opera di evangelizzazione personale e comunitaria portò ad una espansione graduale del movimento, che da circa 30 gruppi del 1870 superò il centinaio nel 1943. Attualmente la Chiesa Cristiana Evangelica dei Fratelli in Italia conta oltre 260 assemblee, è presente in tutto il mondo in oltre 135 nazioni operando attivamente nei vari settori sociali (scuole, ospedali, volontariato, ecc.).
A Termoli, invece, siamo presenti da oltre 40 anni in Via Delle Orchidee, snc.
Siamo felici di accogliere chiunque senta il bisogno di una parola di conforto o di conoscenza delle Sacre Scritture.
Per qualsiasi informazione contattaci. Se vuoi ricevere gratuitamente una copia del Vangelo, con l’impegno di leggerlo, potrai rivolgerti personalmente presso di noi, durante le nostre riunioni.
C.E.T. Chiesa Evangelica - Via delle Orchidee, snc - Termoli (Cb)
Torna ai contenuti