GESU’, IL PORTATORE DELLA VERA GIOIA! - Chiesa Evangelica - Termoli (Cb)

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GESU’, IL PORTATORE DELLA VERA GIOIA!

Riflessioni
La gioia è un dono di Dio e Cristo n’è il rivelatore.
Secondo l’antica profezia, il Figlio di Dio veniva per portare una buona notizia ai poveri, per guarire coloro che hanno il cuore attristato, per proclamare la libertà ai prigionieri, per ridare la vista ai ciechi, per liberare gli oppressi, per annunciare l’anno della Grazia del Signore.
In questo modo, Gesù metteva a disposizione degli uomini un vero tesoro di gioia e lo manifestava proprio ai suoi discepoli nel sermone sul monte (dal Vangelo di Matteo 5: 1-12), dove è rivelata la possibilità d’essere felici in un modo diverso da quello che offre il mondo.La gioia non dipende tanto dalle circostanze quanto dalla disposizione del cuore dell’uomo.Il mondo ritiene felici i furbi, i ricchi, i duri, i potenti poiché sono applauditi, ammirati e magari invidiati, ma una tale condizione è provvisoria perché terminerà improvvisamente.Non è questa condizione terrena che può far conquistare la felicità eterna, anzi è un ostacolo alla vera felicità, alla vera gioia.La gioia completa si trova solo in Cristo Gesù, nella Sua conoscenza e nella comunione con Lui.
Uomo di dolore, abituato alla sofferenza, Egli conobbe tuttavia la gioia amando la giustizia, odiando la malvagità, amando il suo nemico, soccorrendo i bisognosi, consolando gli afflitti.In Lui la gioia era un’esultanza dello Spirito Santo e si manifestava ogni qualvolta aveva l’opportunità di glorificare il Padre celeste.La Sua gioia era perfetta e riempiva il cuore dei suoi discepoli e di tutti coloro che lo ascoltavano.Era ed è la gioia del buon pastore che si rallegra quando ritrova la pecora smarrita; è la gioia dello Spirito Santo per la dramma perduta e poi ritrovata; è la gioia del Padre per il ritorno del figlio che va via da casa dissipando tutto il patrimonio.
E’ la gioia di Cristo che riempie il cuore dei credenti, fu la gioia di Cristo che caratterizzò i primi cristiani e traspariva sui loro volti anche quando dovevano affrontare il martirio o la persecuzione.Fu la gioia del Maestro che trasparve sul volto dei discepoli quando lo videro resuscitato o quando tornarono dalla Betania a Gerusalemme dopo averlo visto ascendere al cielo (dal Vangelo di Luca: 24,50-53).L’oggetto della loro gioia era salito al cielo così come Egli stesso aveva annunciato, perciò nulla più poteva turbarli.
Diverse circostanze della vita possono turbare la gioia del credente, ma se guarda al Signore Gesù potrà affrontarle con la certezza che a sostenerlo c’è sempre Lui poiché ha promesso che non lo lascerà mai da solo “Sono con voi tutti i giorni” (dal Vangelo di Matteo 28: 20).Nelle diverse circostanze della vita sia felici sia infelici, il credente ricorderà sempre che riceve ogni cosa dal suo Signore che gli darà forza per affrontare le situazioni negative e godere di quelle positive.
C.E.T. Chiesa Evangelica - Via delle Orchidee, snc - Termoli (Cb)
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