IL MESSIA
Riflessioni
I Vangeli narrano che Gesù
camminava con i suoi discepoli nella regione di Cesarea e improvvisamente
domandò loro: “ chi dice la gente che io sia?”. I discepoli dettero risposte di
vario genere: secondo alcuni Egli era Giovanni Battista secondo altri Elia. “Ma
voi chi dite che io sia?” fu la domanda che rivolse direttamente a loro; Pietro
rispose per tutti: “Tu sei il Cristo”, il Messia tanto atteso e preannunciato
sin dall’Antico Testamento al popolo eletto. Questi aspettava un “Unto”
(Messia) speciale che avrebbe fatto conoscere tanto la Grazia quanto il
Giudizio di Yahweh (Dio del patto); un Profeta simile a Mosè;un sacerdote che
avrebbe stabilito un nuovo ordine;un Re, Figlio di Davide, che avrebbe
stabilito un trono universale mediante il diritto e la giustizia; un Servo di
Yahweh, detto pure il Giusto, che avrebbe dato la Sua vita per tutti gli
uomini. La notte in cui gli angeli, pieni di stupore e di meraviglia, assistettero al miracolo
dell’Incarnazione, videro l’Unigenito Figlio di Dio abbassarsi e prendere forma
umana. Sapevano che Egli sulla terra avrebbe conosciuto il dolore,la fame, la
tentazione, la sconfitta e la morte, perché alla fine della strada iniziata
nella stalla c’era la croce. Ma quella notte gli angeli conobbero anche la
gioia: Dio era entrato nella storia dell’uomo per donargli la pace e la
salvezza;l’Emmanuele era sceso sulla terra, ubbidendo alla volontà del Padre
Celeste, per amore verso l’uomo peccatore affinché credendo in Lui non perisse
ma avesse la Vita Eterna. Il Signore Iddio, infatti, non ha mandato il Suo
Figliuolo nel mondo per giudicarlo, ma per salvarlo proprio per mezzo del
Signore Gesù (Giovanni 3:16). Chi crede in Lui non è condannato, ma è salvato
per l’eternità. Oltre alla Sua offerta di perdono e di pace può offrire la
potenza di vivere una vita nuova fatta di benedizioni e di certezze, di gioia e
di amore. L’ Apostolo Paolo definì Gesù l’espressione più alta dell’Amore di
Dio per l’uomo e colui che l’accetta riceve il dono più bello della sua vita perché eredita la salvezza
eterna! Non c’è più nessuna colpevolezza ed è ristabilita la comunione con il
Padre d’Amore.