L’UMILTA’: UNA VIRTU’ PREMINENTE NELLA VITA DI CRISTO. - Chiesa Evangelica - Termoli (Cb)

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L’UMILTA’: UNA VIRTU’ PREMINENTE NELLA VITA DI CRISTO.

Riflessioni
Tra le virtù caratterizzanti la vita del Signor Gesù spicca quella dell’umiltà che cercò di trasmettere ai discepoli sin dai primi incontri e culminò con la lavanda dei piedi proprio poco prima di essere crocifisso.Nel momento più tragico della Sua vita, poco prima di consumare l’ultima cena con i Suoi, si legò un asciugamano alla vita, prese un recipiente pieno d’acqua e cominciò a lavare ed asciugare loro i piedi.Dopo aver finito riprese il Suo posto a tavola e disse: “ Capite quello che vi ho fatto?”, spiegando il significato della Sua azione: Egli era il Maestro e Signore, eppure aveva lavato i loro piedi, essi dovevano fare altrettanto gli uni verso gli altri come dimostrazione di umiltà e di servizio d’amore che doveva unirli gli uni agli altri. Quale esempio di umiltà era quello: il Maestro, il Figlio di Dio, si abbassava a lavare i piedi a coloro che dovevano essere i Suoi servitori!E’ una lezione molto dura da imparare, essa s’insegna e s’impara solo alla scuola di Gesù che è la scuola della rinunzia a sé stessi per amore dell’altro.Mal grado che l’insegnamento di Gesù sull’umiltà fosse sostenuto dal Suo esempio, i discepoli però non impararono mai questa lezione.   
La mancanza d’umiltà priva il cristiano di tante benedizioni spirituali che il Signore vuol dargli liberamente, e viene meno all’insegnamento di Cristo “imparate da me che sono mansueto ed umile di cuore”.
Le Sacre Scritture parlano di tre grandi uomini la cui faccia brillò della gloria di Dio e tutti sono noti per la loro grande umiltà: la faccia del Signore Gesù brillo sul monte della trasfigurazione; il viso di Mosè, che “era un uomo molto mansueto più di ogni altro uomo sulla faccia della terra” (dalle Sacre Scritture, Numeri- capitolo 12: 3) brillò della gloria di Dio; infine la faccia di Stefano, nel momento in cui veniva lapidato, era simile alla faccia di un angelo.
Il discorso che Cristo pronunciò poco prima della Sua morte, dimostra che Egli possedeva la divina virtù dell’umiltà poiché concluse la Sua vita di Fede, di Sapienza e di pienezza dello Spirito Santo con una preghiera che rivela mansuetudine ed umiltà di cuore: “Signore, non imputar loro questo peccato”.          
Se si è umili il Signore lo vede e ne tiene conto e se si desidera la Sua benedizione nella propria vita bisogna seguire il modello di Cristo, essere mansueto ed umile di cuore.  
C.E.T. Chiesa Evangelica - Via delle Orchidee, snc - Termoli (Cb)
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