Quando dite di avere la certezza della salvezza, non dimostrate di essere presuntuosi?
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La certezza della salvezza è un punto fondamentale per la vita spirituale di ogni credente e non è questione di presunzione, poiché si basa esclusivamente sulle promesse del Nuovo Testamento. Non è un’affermazione degli evangelici, quindi, ma è una precisa affermazione biblica ripetuta in più passi:
“E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”. (Atti 2:21)
“Il carceriere…disse: <<Signori, cosa devo fare per essere salvato?>> Ed essi risposero: <<Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu e la tua famiglia>>” (Atti 16: 29-31).
“Egli ci ha salvati non per le opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia…Certa è quest’affermazione, e voglio che tu insista con forza su queste cose” (Tito 3: 5-8).
“Fuori di me non c’è altro Dio, Dio giusto, e non c’è Salvatore fuori di me. Volgetevi a me e siate salvati…(Isaia 45: 21-22). (Vedi anche: Salmo 80: 3; Isaia 25: 9;Marco 16: 16; I Giovanni 5: 13 ecc.).
L’essere certi della salvezza è quindi il risultato della fede in ciò che Dio dice nella Sua Parola, riconoscendo che essa viene elargita per grazia divina e non per opere o capacità umane. In quest’ultimo caso sarebbe invece difficile averne la certezza, perché non si sarebbe abbastanza sicuri di aver fatto tutto il possibile per piacere a Dio. “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere, affinché nessuno se ne vanti” (Efesini 2: 8-9).